Colori e forme: la pittura di Rob Tucker in mostra a Venezia 

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La mostra “Perpetuate the Dreams” alla 193 Gallery di Venezia offre l’opportunità di esplorare il linguaggio pittorico dell’artista neozelandese Rob Tucker mediante forme nitide, colori vivaci e uno sguardo al ventesimo secolo.  

Fondata a Parigi nel 2018 da César Levy, la 193 Gallery promuove artisti emergenti e affermati provenienti da tutto il mondo, con un focus particolare sulla scena meridionale del globo. La sede veneziana della galleria, nel sestiere di Dorsoduro, fino al 27 aprile 2025 ospita la mostra personale dell’artista neozelandese Rob Tucker (Auckland, 1987). 
Perpetuate the Dreams indaga il linguaggio pittorico di Tucker che, per la realizzazione delle sue opere, trae ispirazione da grandi maestri come David Hockney, Henri Matisse e Giorgio Morandi. L’artista si è affermato sulla scena contemporanea grazie alle sue rappresentazioni di nature morte, architetture e paesaggi, caratterizzate da forme geometriche nitide e da una palette di colori molto vivace. Le sue tele sono state esposte in mostre collettive e personali a Sydney, Parigi, Londra e New York. 

LA MOSTRA DI ROB TUCKER A VENEZIA 

Come lui stesso ha affermato: “Con il tempo, ho affinato il mio stile e la mia tecnica ‒ nature morte e paesaggi figurativi realizzati con forme geometriche, forme semplificate e una palette di colori vivaci. Il mio lavoro, di grandi dimensioni, testurizzato e grafico, è un’esplorazione del colore e della composizione. Mi piace avvicinarmi ai miei soggetti in modo giocoso, cercando di ottenere un risultato originale, armonioso, leggero”. 
Soggetti principali delle opere di Tucker sono bottiglie, vasi di fiori e le iconiche caffettiere Bialetti, presenti in opere come One Confortable Cupa e An Ambiguous Breakfast, entrambe datate 2024, ma anche elementi industriali e architettonici, protagonisti in Banana cake inside e The bridge before the hills, anch’esse realizzate nel 2024 ed esposte negli spazi della 193 Gallery. Nelle opere di Tucker gli oggetti di tutti i giorni diventano simbolo di una bellezza nascosta, che aspetta solo di essere scoperta da chi guarda. 

I DIPINTI DI ROB TUCKER

I dipinti, tutte di ampie dimensioni, invitano a immergersi in un mondo suggestivo e colorato, interpretando la natura morta in una chiave non convenzionale, quasi si trattasse di una scena animata. L’attenzione è catturata da un dettaglio impercettibile, ricorrente in ogni tela: un piccolo fumetto, all’interno del quale Tucker inserisce il titolo dell’opera.  
La mostra presenta per la prima volta sculture realizzate in poliuretano espanso e ricoperte di resina, raffiguranti caffettiere e vasi. Queste opere tridimensionali riprendono chiaramente i soggetti delle tele esposte in galleria e, come sottolineato dalla gallerista Clémence Pons durante la nostra visita, lo stesso Tucker fa riferimento a esse come a dipinti tridimensionali e non a sculture.  

Erica Garbin  

https://www.193gallery.com/

  • Installation view of Perpetuate the Dreams at 193 Gallery, Venice, 2025. In the foreground, A Dark and Gloomy Nightcap (2024) by Rob Tucker. Photo by Elena Andreato. Courtesy of Rob Tucker
  • One Comfortable Cupa (2024) by Rob Tucker, mixed media on canvas combining acrylic, oil pastel and stick, oil glaze, diluted dye, and watercolour pencil, finished with epoxy resin. The work measures 90 by 100 cm. Photo by Elena Andreato. Courtesy of Rob Tucker
  • An Ambiguous Breakfast (2024) by Rob Tucker, a mixed-media work combining acrylic, oil pastel and stick, oil varnish, diluted dye, and water pencil, finished with epoxy resin. The painting measures 90 by 100 cm. Photo by Elena Andreato. Courtesy of Rob Tucker
  • Installation view of Perpetuate the Dreams at 193 Gallery, Venice, 2025. In the foreground, The bridge before the hills (2024) by Rob Tucker. Photo by Elena Andreato. Courtesy of Rob Tucker