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Cosa accade quando l’arte contemporanea dialoga con la fisica e l’architettura del passato? La mostra veneziana “Leaps, gaps and overlapping diagrams” di Loris Cecchini a Ca’ Rezzonico non è stata solo un’esposizione di sculture e installazioni, ma un laboratorio visivo in cui concetti scientifici complessi prendono forma attraverso la materia.

Loris Cecchini (Milano, 1969) è un artista riconosciuto nel panorama internazionale per la sua capacità di coniugare arte, scienza e architettura in installazioni che esplorano la crescita organica, la modularità e la vibrazione della materia. Le sue opere sono state esposte in contesti museali come il Palais de Tokyo a Parigi e il MoMA di New York, ma anche alla Biennale di Venezia e a quella di Shanghai. 

LORIS CECCHINI IN MOSTRA A VENEZIA 

Leaps, gaps and overlapping diagrams, curata da Luca Berta e Francesca Giubilei, è andata in scena fino al 31 marzo 2025 negli spazi di Ca’ Rezzonico ‒ Museo del Settecento Veneziano. La collezione permanente racconta un frammento di un’epoca in cui l’arte e la scienza erano strettamente legate, seppur contraddistinte da linguaggi diversi. Le opere di Cecchini si sono inserite come presenze organiche, strutture che si intrecciano con gli affreschi e gli arredi barocchi. Se nel Settecento veneziano l’arte era un mezzo per stupire, persuadere e raccontare storie mitologiche o allegoriche, oggi può essere un veicolo per esplorare le connessioni invisibili che regolano l’universo.  
L’esposizione si è sviluppata in più ambienti del museo, a partire dal portego esterno, dove due grandi installazioni accoglievano il visitatore. Waterbones e Arborexence sono composte da moduli metallici che si aggregano in forme fluide, come se stessero crescendo spontaneamente sulla facciata del palazzo. Il riferimento ai reticoli cristallini e alle strutture molecolari è evidente: Cecchini costruisce un ponte tra il mondo microscopico e l’esperienza macroscopica dello spazio urbano.   

LE OPERE DI LORIS CECCHINI A CA’ REZZONICO 

Proseguendo all’interno, al secondo piano, Cecchini ha installato Wallwave Vibration (Chorus Transition Probabilities), una scultura modulare che si sviluppa come un’onda sulla superficie muraria. Il titolo stesso rimanda al concetto di probabilità di transizione, un elemento chiave nella fisica quantistica per descrivere come un sistema possa cambiare stato nel tempo. 
Al terzo piano, di fronte all’affresco di Giandomenico Tiepolo Il Mondo Novo, si trovava Zigzags Particles (Telescope I), un telescopio che allude all’osservazione scientifica e alla rivelazione di nuove prospettive. Nel Settecento il mondo nuovo era una metafora delle scoperte geografiche e delle illusioni ottiche che affascinavano l’aristocrazia veneziana, mentre l’opera di Cecchini invita a esplorare le strutture fondamentali della realtà attraverso lo sguardo della scienza contemporanea. 
Leaps, gaps and overlapping diagrams non è stata solo una mostra d’arte, ma un viaggio attraverso gli elementi costitutivi della materia. Un’occasione per ribadire che il confine tra le discipline è sempre più labile e che l’arte, quando ben concepita, può essere uno strumento eccezionale per rendere visibile l’invisibile. 

Linda Rubino 

https://carezzonico.visitmuve.it/it/mostre/archivio-mostre/loris-cecchini-leaps-gaps-and-overlapping-diagrams/2024/03/20130/mostra-loris-cecchini/

https://www.loriscecchini.com/