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“Stavo cercando il tuo cuore lì dentro ma ho trovato solo il latte” è il titolo della mostra personale di Cecilia De Nisco curata da Marta Papini e appositamente pensata per gli spazi della ex chiesa delle Dimesse di Thiene, in provincia di Vicenza, oggi sede della Fondazione Bonollo.
I collezionisti Sandra Dal Santo e Giancarlo Bonollo hanno istituito la Fondazione Bonollo con l’obiettivo di promuovere e valorizzare l’arte contemporanea attraverso progetti espositivi innovativi che offrano ai visitatori un punto d’osservazione sul panorama creativo internazionale. Rispettando questi intenti, lo sguardo dei collezionisti è stato attratto dal lavoro di Cecilia De Nisco (Parma, 1997), che ha ideato sette opere pittoriche a olio appositamente per gli spazi della ex chiesa delle Dimesse, sede della Fondazione Bonollo a Thiene, con la curatela di Marta Papini.
LA MOSTRA DI CECILIA DE NISCO A THIENE
La personale, allestita fino al 1° marzo 2025, si apriva con la pala Marameo, ospitata all’interno di una nicchia finemente decorata con ornamenti floreali. L’opera introduce nella ricerca artistica di De Nisco, i cui corpi in movimento si intrecciano in uno spazio indefinito. I personaggi sembrano muoversi in un’orbita silenziosa attorno al corpo disteso a terra, sospinti da un’ossessiva attrazione verso la sua carne.
L’ironia caratterizza i titoli delle opere di De Nisco, come nel caso di Piccole catastrofi per minuti intimi #1: la figura a destra sembra concedersi a un doloroso abbraccio, capace di evocare quello tra il freddo blu del cielo e le calde tonalità atmosferiche che avvolgono i volti. Il raccoglimento della scena viene suggerito dalla mano in primo piano, elemento simbolico onnipresente nella pittura di Cecilia De Nisco. Nell’opera Frecciatine, le mani si tramutano in sagome oscure che avvinghiano le figure umane, emergendo dall’ombra per cingerne i corpi. Nel fluire di un ritmo senza tempo, la candida innocenza della figura in basso stempera il violento atto che si consuma al centro della scena.
L’ARTE DI CECILIA DE NISCO
Fragili equilibri tra forze demoniache e fanciullesche animano il mondo dell’artista, dove, all’interno di una cornice grottesca, prende forma un ghigno velatamente ironico, di cui il beffardo volto di Slacciami la vita è emblema.
Nelle scene intime dipinte da Cecilia De Nisco, il sottile disagio che anima i personaggi delle tele si insinua nella percezione dello spettatore, rendendolo un intruso indesiderato. I contrasti tonali, il movimento e l’espressione dei volti restituiscono la volontà dell’artista di creare una dimensione sospesa tra ironia e inquietudine, in una costante tensione tra desiderio e negazione.
La mostra di Thiene, sapientemente curata da Marta Papini, ci invita a contemplare le grandi opere di De Nisco con occhio curioso, per inoltrarci nei suoi spazi eterei in punta di piedi.
Giada Bartolini
https://fondazionebonollo.com/progetti/stavo-cercando-il-tuo-cuore-li-dentro-cecilia-de-nisco/




