Nel segno di Giotto. La mostra di Nino Kapanadze a Thiene 

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Per la prima volta in mostra in Italia, l’artista georgiana Nino Kapanadze celebra la Cappella degli Scrovegni affrescata da Giotto in chiave contemporanea. Il tema dell’incontro e dell’unione sono centrali nella mostra curata da Marta Papini alla Fondazione Bonollo di Thiene, visitabile fino al 24 maggio 2025. 

Istituita a Thiene, in provincia di Vicenza, nel 2023, la Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo si occupa di promuovere l’arte contemporanea internazionale e gli artisti emergenti. La Fondazione ospita due progetti paralleli: le mostre curate da Chiara Nuzzi ‒ che riuniscono opere donate dalla collezione privata della famiglia Bonollo ‒ e le mostre curate da Marta Papini ‒ personali di artisti contemporanei e nuovi talenti. 
È curata proprio da Marta Papini Rendezvous, la prima mostra personale in Italia di Nino Kapanadze, visitabile fino al 24 maggio 2025. L’artista georgiana, classe 1990, opera a Parigi, dove ha conseguito un Master in Belle Arti presso le Beaux-Arts de Paris. La sua tecnica pittorica esplora l’astratto e il figurativo mediante l’utilizzo di colori tenui ottenuti da pigmenti naturali. Nelle sue raffigurazioni evoca la simbologia cristiana e l’arte sacra, rappresentando la propria percezione del divino. 
Rendezvous in francese significa appuntamento, incontro: partendo da questa parola, la curatrice ha articolato la mostra attorno al concetto di unione degli amanti, della natura e del divino.  

LA MOSTRA DI NINO KAPANADZE A THIENE 

L’esposizione ha preso le mosse dalla visita dell’artista georgiana alla Cappella degli Scrovegni di Padova, dove ha potuto ammirare gli affreschi realizzati da Giotto.  
Nel primo spazio della Fondazione Bonollo, ovvero l’ex Chiesa delle Dimesse, Kapanadze ha voluto rendere omaggio al cosiddetto primo bacio della storia dell’arte, quello tra Gioacchino e Anna, rappresentato da Giotto nella cappella padovana. Il tema dell’unione è stato ripreso dall’artista georgiana attraverso l’installazione site-specific Tanto gentile e tanto onesta. L’opera, composta da due teli di chiffon colorati a mano con pigmenti naturali, simboleggia le vesti indossate dai genitori di Maria nella rappresentazione medievale di Padova. I due teli, posti uno di fronte all’altro, scendevano leggeri fino a incontrarsi delicatamente sul pavimento davanti all’altare, invitando a varcare la soglia della Fondazione per guardare l’opera più da vicino. Al centro della stanza, al posto della pala d’altare, un tondo di colore blu, Incontro, celebrava la figura di Giotto. 
Nella sala adiacente alla Chiesa delle Dimesse ventisei fogli in carta, ognuno colorato interamente con un pigmento naturale, offrivano un assaggio della palette utilizzata dall’artista per la realizzazione delle opere collocate nelle stanze successive.  

NINO KAPANADZE ALLA FONDAZIONE BONOLLO 

Gli spazi della Fondazione hanno accolto anche tre opere di grandi dimensioni, contrapposte a un lavoro di dimensioni ridotte, che approfondiscono il tema dell’incontro attraverso linguaggi differenti: in Rendezvous 27, un rapace ispirato dagli angeli dipinti nella Cappella degli Scrovegni simboleggia il punto di contatto tra il mondo divino e quello umano. In Rendezvous 28 e Rendezvous 31, invece, è protagonista la natura, luogo in cui, secondo Kapanadze, si verifica la percezione del divino. L’obiettivo dell’artista è proporre la sua visione di purezza e sacralità, focalizzando l’attenzione sulla solennità del Creato. 
Nell’ultima stanza della Fondazione dedicata alla mostra di Nino Kapanadze erano allestite Rendezvous 29 e Rendezvous 30, prodotte dall’artista in maniera site-specific per dialogare tra di loro. In esse due elementi opposti come fuoco e acqua entrano in comunicazione, a riprova del legame indissolubile che li unisce. 
All’interno dello stesso spazio, trovavano collocazione alcune litografie con soggetti floreali, i quali rappresentano l’unione che dà la vita: la coesione della natura descritta nel corso dell’intera mostra da Nino Kapanadze. 

Erica Garbin 

https://fondazionebonollo.com/progetti/rendezvous-nino-kapanadze/

  • Installation view of Rendezvous at Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo, Thiene, 2025. In the foreground, Rendezvous 30 (2025) by Nino Kapanadze. Photo by Giovanni Canova. Courtesy of Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo
  • Installation view of Rendezvous at Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo, Thiene, 2025. From left to right: Rendezvous 28, Rendezvous 31, and Rendezvous 27 (all 2025) by Nino Kapanadze. Photo by Giovanni Canova. Courtesy of Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo
  • Installation view of Rendezvous at Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo, Thiene, 2025. In the foreground, Tanto gentile e tanto onesta (2025) by Nino Kapanadze; in the background, Incontro (2025). Photo by Giovanni Canova. Courtesy of Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo
  • Installation view of Rendezvous at Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo, Thiene, 2025. In the foreground, Rendezvous 29 (2024–2025) by Nino Kapanadze. Photo by Giovanni Canova. Courtesy of Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo
  • Installation view of Rendezvous at Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo, Thiene, 2025. In the foreground, the series Rendezvous 1 to Rendezvous 26 (2024–2025) by Nino Kapanadze. Photo by Giovanni Canova. Courtesy of Fondazione Sandra e Giancarlo Bonollo